"Convocazione al suono della Campana di pubblico e generale consiglio ossia parlamento del Comune di Badia Tedalda e degli uomini suoi nella loggia, ossia cappella, posta fuori del castello dell'abbazia, vicino alla porta del castello; per comodo del conte Giovanni di Montedoglio, signore del castello di Badia per trattare cose utili e nominare sindici e procuratori e nunzi e provvedere a riscossioni di tasse , amministrazione della giustizia, transazioni di debiti, ecc.In detto generale consiglio erano presenti 29 capifamiglia. Rogò Francesco di Antonio Marigatti da S.Geminiano. Fatto nella sala del consiglio del Comune di Badia Tedalda - Archivio di Stato Firenze 1421-21 dicembre - Ind.XV.

"Vendita di un pezzo di terra posto nel poggio del Prato, nella corte del castello di Cucchiole fratta da Luca e Caterina del fu Venturino di detto castello, a Rinaldo del fu Diomidiede del castello di Caprile per il prezzo di 30 soldi di Ravenna. Rogò Cerco di Ambrogio da Fresciano, giudice e notaio."Fatto nel castello di Caprile. Archivio di Stato (FI) 1341 - 26 agosto Ind. IX.

" Lodo di pace e di buona vicinanza per confini giurisdizionali tra il castello di S.Sofia del conte Roberto Oliva di Piagnano, Signore di castello di S.Sofia del conte Roberto Oliva di Piagnano, Piandimeleto, Signore di Castello di Cicognaia de l'eccelso dominio fiorentino,pronunciato per il castello di Cicognaja e suoi massari dal conte Roberto Pichi di Sansepolcro, dal magnifico Roberto de' Tosighi, vicario di Pieve S.Stefano e dal magnifico Raffaele de' Medici, Capitano di Giustizia di Sansepolcro.Rogò Gio.Battista di Andrea da Terranova, notaio fiorentino."Fatto in Sansepolcro - 1519 - 12 ottobre ore 5 di notte, nelle case della Badia Camaldolese..

"Al tempo del Papa Alessandro IV, Ugo di Montedoglio che a suo tempo aveva usurpato al Mon. de' Tedaldi una parte di Fresciano vende la detta metà del castello di Fresciano con la sua curia e giurisdizione a Uguccione Novello figlio di Uguccione Taddei di Fresciano, come appare da pubblico istrumento rogato in Borgo San Sepolcro per mano di Saluzio notaio." 1258 Indizione I 10 aprile. Archivio di Stato (FI).

" I Capi Consoli delle comunità di Pratieghi, Fresciano e Monte Botolino per eliminare le discordie concedono a D. Nicola abate e per esso al M. di S.Ang. di Tedaldi il territorio detto Planca; ogni anno il Monastero sborsava 15 scudi di moneta Romana alle Comunità interessate.Pergamena in copia con caratteri del '500, non autenticata ".1330 - 3 giugno - Ind. XIII Archivio di Stato (FI) Govanni Papa XII Lodivico Imp.

" Morì fra Pietro Davolo da Briancialino, eremita del Presale, re factus sacramentis omnibus. Fu seppellito in questa chiesa della badia Tedaldi il 18 detto nella sepoltura che sta in mezzo alla porta grande dove sta l'altro detto i Malfatti: il tutto secondo il rituale romano."Dal libro dei morti della canonica di Badia Tedalda conservato nel Comune di Badia Tedalda. a di 17 aprile 1712.

"Riedificazione del castello di Rofelle, nel Pian del Sorbo, territorio della Badia de' Tedaldi, totalmente distrutto, intrapresa da don Tedalgrado, abate, ad onore della B.Vergine e di S.Michele, protettori della medesima e monastero, di speciale pertinenza della Chiesa romana , con entrare dov'era la porta di detto castello della Badia, portando in mano il vessillo di detta Badia, nrl quale erano due croci rosse in campo bianco, seguendo gli uomini del castello della Badia, del Presale, di Cucchiole, di S.Patrignano, di Caprile e di Finestrelle, incominciando con le sue mani a fabbricare e tutto questo a distanza dagli abitanti di Rofelle, fedeli alla Badia.Rogò Guglielmo del fu Celso da Fantegori.Copiò Nero di Ugolino da Fano".4 giugno 1291. Archivio di Stato (Firenze)

"Carta mutila in principio ed in parte anche macchiata col carattere evanido contenente la vendita di un casamento e di altri beni, con appezzamenti di terra a Mondatio, Acauapendente ed altri luoghi, nella corte di S.Paterniano, fatta da Matteo del fu Angelo Pomiglia da Badia Tedaldi, in nome di Dona, Cecca e Vanne sue sorelle, a Guido Turello della badia predetta, per il prezzo di venti ducati di oro di giusto peso. Nella detta vendita sono comprese tutte le masserizie e le suppellettili esistenti nel palazzo posto al Ranco.Fatto nella corte del castello di Rovezzano , nella corte detta Tomba.Rogò Leonardo del fu Guido da Cesena."1362 Ind. VII Archivio di Stato (Firenze).

" Lodo dato da Paolo di Nicolò Galli, notaro, il 24 luglio 1462, da Raimondo Lippi di Arezzo e Baldassarre da Licciano, per li termini tra Bascio e S.Suffia, e nella stessa data furono fatti più atti r intervenne il conte Prinzivalle del conte Guido da Montedoglio, signore di S.Suffia. Lodo dato al messer Bonanno Fontana, terzo arbitro nella causa dei confini tra li conti di Carpegna e quei di Montedoglio.Rogato da Bartolo Bartoli da Rimini per Luigi Tombi."Archivio di Stato Firenze 24 luglio 1462.